un progetto di
Il raccolto
1996
Salvatore Caramagno
È una delle opere più fotografate tra i murales del percorso Intrart e, insieme, una delle più antiche. L’opera ha conosciuto due versioni. La prima, citata come “contadino davanti ad un antico portone”, mostrava appunto un contadino che tornava dai campi e sostava con il suo asinello davanti ad un portone, grande e importante con l’arco di pietra lavica lavorata. L’impressione era che non si trattasse dell’ingresso della propria abitazione, ma forse quella del latifondista proprietario dei campi che il contadino coltivava.
In questa versione, l’artista non appose la sua firma, ma preferì lasciare le proprie inziali “CS” come elemento della raggera a semicerchio che sovrasta il portone. Inoltre per dare una collocazione spaziale reale, inserì la targa della via e la numerazione civica esatta.
Quando anni dopo, Caramagno riprese l’opera aggiunse un personaggio alla composizione: una donna in sella all’asinello che porge al contadino delle ceste piene d’arance, “il raccolto” appunto di una giornata di lavoro. Queste ceste di vimini cariche di frutti possono essere considerate come un elemento distintivo delle opere di Caramagno, un modo implicito di portare in ogni scena la Sicilia e i suoi frutti.
Dello stesso artista:
1861-2011, 150 anni Unità d’Italia
Vendemmia
Giornata di vendemmia
Paesaggio siciliano con pupi
Il riposo del contadino
Le bontà del pane
Panorama linguaglossese
Passeggiata nei boschi
Puparo
Cavaliere nel giardino d'aranci