un progetto di
Effetto Accoglienza
2017
Ilai Nawe
Che effetto fa essere accolti, sentirsi accolti? Sono molte le risposte valide, ma l'artista con il suo lavoro sceglie l'ipotesi del sorriso, dello stupore.
La costruzione dell'immagine avviene per mezzo di chiodi e spago che una volta puntati e messi in tensione diventano la guida su cui si muove; una struttura fisica reale che non viene smontata rimanendo sul muro.
Il soggetto è attorniato da geometrie: c'è l'Etna, c'è un paesaggio che, nella sua evoluzione, richiama gli elementi dello spazio circostante. Il muro entra nel disegno e si svincola dalla condizione di supporto, diventa opera del disegno, operazione sottile che richiama una questione importante per un'ulteriore lettura.
Il rapporto con gli elementi della strada continua, viene deciso di non cancellare una scritta già presente "hops" e, ancora più importante, l'integrazione della segnaletica , al cartello di "STOP" viene affiancato un punto interrogativo che non bisogna fraintendere.
In questo modo i contrasti apparenti della composizione (bianco e nero, colori pieni e sfumature, line spezzate e sinuosità del viso) si ricompongono in un messaggio universale di un uomo accolto, senza etichette senza confini. Ma l’arista ci lascia liberi di leggere altro, di andare oltre, di interrogarci sull’”effetto accoglienza” come ci suggerisce il punto interrogativo in alto a sinistra.
Fasi di realizzazione: GALLERY