un progetto di
Il bastone di Sant'Egidio
1992
Clara Salardi
Il tema trattato è quello del miracolo di Sant’Egidio (patrono della città) che, come narra la leggenda, salvò Linguaglossa dall’eruzione del 1566 rispondendo alle preghiere di una vecchietta paralitica, che non era potuta scappare dal paese minacciato dalla lava.
L’artista sceglie di dar vita a un grande panorama dominato dall’Etna e dalle sue grandi lingue di lava, tutto pervaso dalle tonalità del rosso.
Il murale risulta costruito lungo due rette: la prima verticale che taglia esattamente a metà la composizione e pone lungo la stessa direttrice i tre elementi centrali della drammaticità della vicenda, in un climax ascendente di pathos: l’Etna in eruzione, il paese cinto da lingue di lava, la vecchietta inginocchiata in preghiera che dà le spalle all’osservatore. A questa linea se contrappone una orizzontale che corre nella parte alta del dipinto, dalla mano del santo che interviene con il bastone pastorale a fermare la lava, alle farfalle che spargono fiori in segno di grazia e di rinascita sul quel territorio distrutto dall’incontenibile forza della natura.
Si potrebbe dire che sulla prima retta si trovano gli elementi appartenenti al reale e alla terra, sulla seconda gli elementi appartenenti al divino e quindi al cielo.
The mural deals with the tale of St. Egidio’s miracle, which saved Linguaglossa from the eruption in 1566, responding the prayer of an old, paralytic woman who could not escape from the town threatened by the lava. Mount Etna and its wide tongues of lava dominate the panorama, while different tones of red pervade the whole picture. The mural is structured along two lines. The vertical one, which divides the composition in two parts and aligns the most dramatic elements of the artwork: the Etna eruption, the town surrounded by lava, the old woman collected in prayer. The horizontal one, which develops in the upper part of the painting, starts from the hand of the Saint. He intervenes with his cane to stop the lava. Butterflies spread flowers as a symbol of grace and rebirth on a territory destroyed by the strength of nature. On the vertical line, we can see the elements referring to reality and to the land, while on the horizontal one, elements linked with the divine and celestial are represented.
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