un progetto di
I tralci
1997
Saro Tricomi
Nelle opere di Tricomi il disegno appare come il frammento di una realtà lontana che oggi sembra essersi trasformata in una favola o una leggenda.
Di quest’aura di infinito è pervasa anche la natura morta composta in questo murale in cui la vite si intreccia in volute e spire come in un pergolato. La robustezza del tronco sulla destra contrasta con la leggerezza dei tralci che con foglie e grappoli incorniciano la finestra.
Ai suoi lati si dispongono due giare di terracotta ed un cestino di vimini, oggetti della memoria e dell’affettività domestica che l’artista accarezza con un gioco di luci e ombre lasciando emergere il legame profondo con la sua Sicilia.