un progetto di
Femmina
2014
Carmen Crisafulli
Il pannello copre esattamente la porzione di muro su cui si trovava una precedente opera della Crisafulli “Riposi Contadini” che purtroppo si è deteriorata a causa degli agenti atmosferici.
Confrontando le due opere, emerge chiaramente l’evoluzione della ricerca pittorica dell’artista portata avanti entro i confini degli stessi soggetti e dello stesso linguaggio.
La donna ha perso lo sguardo trasognato e ingenuo della ragazzina e ora guarda dritto negli occhi l’osservatore cosciente della sua bellezza, del suo fascino che si è fatto più sofisticato.
La natura non è più uno sfondo su cui mettere in scena un racconto, ma è parte integrante di quest’ultimo, è un personaggio. Così la donna e il vulcano dietro di essa, sono due volti della stessa femminilità, della stessa passione della calda terra di Sicilia. Anche i colori, il rosso, il grigio e il nero, sembrano rimandare dall’una all’altra figura, realizzando concretamente quell’immagine cara alle genti che abitano queste terre che chiamano il vulcano “a Muntagna”, dandogli identità femminile.
The panel covers exactly the portion of wall where there was an old work of the same artist, “Farming rest”, which unfortunately got lost because of weathering. Comparing the two works, the evolution in the painting research of the author on the same characters and languages clearly emerges.
The woman lost the dreamy and naive gaze of a girl. Now, she looks right in the observer’s eyes, aware of her beauty and her more sophisticated charm.
Nature is no longer a background to play out a tale, but it is part of the story, it is a character. The woman and the Volcano behind her are two aspects of the same womanliness, of the same passion arising from the warm land of Sicily. The colours, mainly red, grey and black, seem to connect the two characters, realizing the female identity of Mount Etna. Inhabitants express this female identity calling the Mount Etna “a muntagna”.
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