un progetto di
The Bell
2017
MAKE (Marco Claude)
La campana vuole ricordare il miracolo di Sant' Egidio del 1566.
In quell’anno una violenta eruzione minacciò la città di Linguaglossa. Gli abitanti fuggirono sui monti circostanti per salvarsi e lasciarono in paese una vecchietta paralitica. La donna, rimasta sola, iniziò a pregare invocando l’aiuto di Sant’Egidio che le apparve miracolosamente. La vecchietta tornò a camminare e, seguendo le indicazioni del Santo, corse a suonare le campane per richiamare gli altri cittadini in paese. Insieme presero il bastone argenteo di Sant’Egidio e lo posero davanti alla colata che si fermò risparmiando così l’abitato.
Con il suo linguaggio optical, il murale è allo stesso tempo un omaggio alla storia di Linguaglossa e all' amicizia che lega Cultura Aetnae a Farm Cultural Park, uno dei centri culturali e artistici più importanti d'Europa.
“The Bell” (che nel titolo gioca con la somiglianza all’aggettivo italiano “bello”) è stato realizzato nel punto in cui fu dipinto il primo murale di Linguaglossa “La Mongolfiera” di Salvatore Caramagno. La scelta non è casuale, poiché considerando IntrArt un “secondo inizio” per la vita dei murales di Linguaglossa, Cultura Aetnae ha voluto riqualificare la parete da cui tutto ha avuto inizio.
"Lo scopo del mio lavoro è quello di suggerire l'oggetto, non solo come soggetto in sé, ma anche come parte integrante della nostra vita". MAKE- Marco Claude
The bell recalls the miracle of Saint Egidio in 1566. That year, a violent eruption threatened Linguaglossa. Inhabitants escaped on the hills around the town leaving an old, paralytic woman. The woman, alone, started praying Saint Egidio, who appeared. The old woman restarted walking and, following the words of the Saint, ran ringing the bells to call back the other citizens. Then they took the Saint’s cane in front of the lava, which stopped flowing sparing the town. With its optical language, the mural is both an homage to the history of Linguaglossa and to the friendship linking Cultura Aetnae and Farm Cultural Park, one of the most important artistic and cultural centres in Europe.
“The Bell” (in the title plays with the Italian adjective “bello”), has been realized in the point where there was the first mural in Linguaglossa painted by Caramagno. The choice is not random: Cultura Aetnae considers IntrArt as a “second start” for Linguaglossa’s murals, so it wanted to requalify the wall in which all started.
"The aim of my work is to suggest the object, not just as a subject itself, but also as a integrant part of our life”.
Marco Claude
Fasi di realizzazione: GALLERY