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Paesaggio siciliano con pupi

2011

Salvatore Caramagno

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In questo paesaggio, il maestro Caramagno riesce a fare sintesi degli elementi più rappresentativi della Sicilia e del territorio etneo. 
Contro il cielo scuro della sera, si staglia l’Etna illuminata da una vivida lingua rossa di lava. Alle sue pendici si affollano paesi e villaggi fatti di piccole case di pietra e tegole di terracotta, con finestre illuminate dalla luce calda del focolare domestico. Alle case si alternano i giardini di arance e limoni carichi di frutti. 
I protagonisti della scena sono però i due Pupi siciliani in primo piano, l’uno rivolto con lo sguardo al paesaggio e l’altro che fissa invece l’osservatore attirando il suo sguardo verso l’opera. 
In questo modo il murale rende omaggio all’Opera dei Pupi, l’antica tradizione siciliana del teatro delle marionette che nel 2001 l’UNESCO ha inserito tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell'Umanità. Diffusisi a partire dalla seconda metà dell’800, i Pupi (dal latino pupus, i che significa bambino) raccontano le gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini, rielaborando i testi del ciclo carolingio e dell’Orlando furioso. 

 

Dello stesso artista:

1861-2011, 150 anni Unità d’Italia

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Giornata di vendemmia
Il riposo del contadino 
Cavaliere nel giardino d’aranci 
Le bontà del pane
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